Galaxia: l’app che piace ai premi Oscar

A Leonardo DI Caprio, che con Inception aveva sperimentato la molteplicità dei mondi e delle sovrapposizioni, è piaciuta Galaxia, un’app che, a metà tra social network e gioco virtuale, offre la possibilità di presentarsi in maniera diversa e molteplice a seconda degli ambienti in cui ci si trova.

Galaxia, dice il fondatore dell’app Moshe Hogeg, è un’app che consente a chiunque di essere chi vuole essere a seconda dei vari contesti. All’app è possibile accedere tramite Facebbok, Twitter, G+ o tramite la stessa app. una volta entrato, l’app indica sotto quale nome e profilo ci si sta presentando, consentendo di creare mondi nei quali avviare le interazioni. Ogni mondo funziona come un piccolo gruppo dove le scelte sono tutte a portata di mano dell’utente, consentendo anche di attivare un meccanismo di monetizzazione e di scegliere chi sarà l’autore dei post, proprio come in un gruppo Facebook.

Una volta creato il mondo è possibile condividerlo attraverso varie piattaforme, tra le quali WhatsApp, e cominciare a utilizzare le tante modalità di utilizzo della piattaforma: diretta streaming, testo, condivisione della propria posizione, postare foto e video. Ogni persona può creare diversi mondi e interagire con essi attraverso più profili, creabili grazie all’opzione “Crea new Persona”. Questa app consente insomma di creare nuove personalità e ruoli e dunque usi davvero molteplici e date le modalità di utilizzo adesso lo staff si concentra sulla questione della sicurezza che da subito ha creato un grande dibattito attorno a Galaxia.

2540 days ago

SMartArt, l’applicazione per musei e mostre

smartartlogo-1024x980Il mercato culturale europeo ha bisogno di entrare nel futuro. Darsi una smossa per incontrare il pubblico più variegato e catturare nuovi potenziali interessati con le nuove tecnologie. Visto l’immenso patrimonio che il continente possiede in fatto di musei, mostre e beni artistici e culturali, è necessario dargli sempre maggiore fruibilità.

In questa direzione va il ragionamento che ha portato SMartArt ad essere tra le 12 premiate del premio dell’Unione Europea @diversity, che premia le innovazioni nel settore culturale. SMartArt è stata riconosciuta come applicazione dal potenziale incredibile che potrebbe rinfrescare l’intera industria culturale del continente. Questa App, creata da Paolo Mazzanti e Roberto Caldelli ha raggiunto il prestigioso risultato grazie alle sue caratteristiche.

L’intuizione che ha guidato gli sviluppatori è stata quella del potere dell’immagine: alla vista di una serie di opere d’arte come può essere in un Museo i visitatori scelgono con il colpo d’occhio quelle che gli interessano di più e sono proprio quelle su cui vogliono approfondimenti. SMartArt fa proprio questo, con delle etichette specifiche leggibili dall’App fa in modo che gli smartphone dei visitatori facciano da tramite tra l’uomo e l’opera d’arte, permettendo l’instaurazione di una vera e propria comunicazione.

Con SMartArt infatti si possono trasferire all’utente tutti i contenuti che il museo ha deciso di fornire in relazione all’opera scelta, fornendo anche possibilità come condividere l’attività e continuare ad ammirare e ad apprendere anche dopo la visita.  Il funzionamento dell’applicazione  si basa sulle etichette digitali appositamente create per SMartArt e quindi sull’immediatezza della funzione. L’utente non ha bisogno di cercare l’opera in una lista ma solo catturare l’etichetta. Una immediatezza che può aumentare l’engagment e dare molta più fruibilità ad arte e cultura.

Sicuramente con opportune opzioni che la rendono capace di interagire con le reti sociali può diventare un progetto che avvicini tantissimi giovani ai musei, trasformando la fruizione della cultura in una attività social, ma anche favorendo l’apprendimento e stimolando la curiosità. Di una App così c’era bisogno, rendendo così l’esperienza culturale ancora più personale: adesso anche informazioni e guide sono personalizzate e selezionabili dall’utente lungo il suo cammino di visita ed anche dopo. Il visitatore che diventa grazie all’innovazione, curatore di una ipotetica mostra personale “virtuale” basata sui suoi interessi.

Il motto di SMartArt è: quando le immagini parlano d’arte. Un motto veritiero, se tutte le opere d’arte parlano di loro stesse, non tutti i visitatori hanno la formazione o il tempo di capire tutto quello che vorrebbero. Questa App rimedia al problema.

3398 days ago

Al MIT si progetta il futuro: toccare il mondo attraverso lo schermo

informUna divisione del blasonatissimo Massachusetts Institute Of Technology  (migliore università al mondo nel 2013) chiamata Tangible Media Group sta lavorando per costruire il futuro.

Il loro lavoro va nella direazione di sviluppare e modificare radicalmente il concetto che abbiamo di interagire con la tecnologia portandola a livelli fantascientifici. Insomma siamo già al punto di poter controllare un gioco o un device con alcuni movimenti davanti ad una camera, ma cosa succederebbe se attraverso movimenti davanti ad una camera potessimo controllare oggetti che si trovano dall’altro lato di uno schermo posto in qualsiasi posto nel mondo?

Sarebbe una rivoluzione enorme è questa è la sfida del MIT. Ed ha già un nome, si chiama InForm, ed è una tecnologia rivoluzionaria ideata da Daniel Leithinger, Sean Follmer e Hiroshi Ishii ed è capace di trasformare in realtà fisica immagini in 3d rendendo quindi possibile l’interazione dell’utente con gli oggetti. Sembra tutto molto strano quindi cerchiamo di riassumerlo meglio.

Al momento siamo allo stato dell’arte, ma già funziona: InForm si presenta come una specie di touch pad composto da tanti piccoli blocchi di uno speciale materiale. InForm prende forma in base agli input ricevuti, per cui se la mia webcam in Italia trasmette ad un InForm in Spagna l’immagine delle mie mani, ed io muovo le mie mani in base all’immagine di una pallina posta in Spagna al centro dell “tappetino magico”, i blocchi reagiranno creando una approssimazione tridimenzionale delle mie mani muovendosi e quindi muovendo la pallina via internet a grande distanza! Ancora non ci sono molti dettagli sui materiali  e sulle componenti, ed è da capire, si tratta di prototipi dalle applicazioni infinite e che avranno, una volta messi a punto per il commercio, un successo monetario incredibile.

Potrebbero essere usate per creare proiezioni immediate e tridimensionali degli organi interni in caso di analisi mediche, utilizzate per video conferenze capace di dare grande senso di presenza e di agire collettivamente su un progetto (si pensi ad un plastico fatto da architetti ed ingegneri che prende forma sull’InForm, o anche usarlo per lavori pericolosi da fare a distanza, come disinnescare una bomba ad esempio, o effettuare riparazioni in tempo reale in situazioni critiche, come nello spazio, in mezzo al mare o in altri luoghi isolati e difficili da raggiungere in tempi rapidi.

Personalmente penso dovrebbero metterne di fronte ad ogni sedia nel Parlamento, così i cittadini potranno dare un lieve, sicuro e controllato, affettuoso schiaffo a distanza ai loro rappresentanti per ricordare loro come dovrebbero comportarsi quando lasciano la retta via!

Guardate questo video e rimanete a bocca aperta: http://vimeo.com/79179138

3401 days ago

Tutta la musica sul web, legalmente

istock_000002011885smallAscoltare l’anticipazione del proprio brano preferito, creare una lista di preferiti, ideare compilation, addirittura mettere in vendita i brani composti e prodotti da noi ottenendo dei guadagni immediati. Questo e tanto altro è Download.InternetofMusic.com, il nuovissimo portale legale al 100% che vi permette di acquistare musica a prezzi convenienti, in pochi secondi, scegliendo comodamente tra migliaia di brani proposti e scaricando tutto direttamente sui vostri dispositivi: pc, tablet, iPhone, iPod. Continue reading

3423 days ago

Elon Musk boccia le auto ad idrogeno

g9600_elonB.inddAbbiamo parlato qualche tempo fa di Elon Musk, riassumendo brevemente la sua carriera ed i suoi progetti. Questo giovane genio, uomo del futuro a cui si sono ispirati gli sceneggiatori del film Iron Man per la personalità di Tony Stark, è noto per le sue capacità di intrattenitore e le altrettanto elevate doti di provocatore. Sicuramente Musk è un uomo che nella posizione in cui si trova, non è abituato a non fare o non dire ciò che pensa, altrimenti non sarebbe arrivato dov’è.

Questa volta è andato, qualità di presidente di Tesla Motors, a parlare di automobili in una terra di costruttori di automobili di alta qualità orgogliosa delle sue tradizioni: la Germania. Mr. Tesla Motors ha titillato l’uditorio tedesco promettendo grandi cose ai consumatori ma ha concluso bocciando una tecnologia tanto cara alle industrie teutoniche, quella dei motori a celle di idrogeno.

Durante una presentazione tenutasi a Monaco, Musk ha promesso agli amanti tedeschi delle Auto Tesla novità assolute rispetto agli States: sicuramente un modo per conquistare un mercato esigente per le automobili. Le novità proposte sono rappresentate da grandi investimenti in Germania con l’installazione di 40 SuperCharger per auto elettriche entro la fine del 2014, capaci di generare 135 kw, rispetto ai 120 di quelli presenti negli USA. I SuperCharger non sono normali stazioni di ricarica elettrica per auto: i possessori di Tesla possono usarle GRATUITAMENTE per caricare le loro automobili in POCHI MINUTI, lungo le reti autostradali di USA, Canada ed Europa (per ora ce ne sono solo 6 nel nostro Continente).

tesla motors

Tesla Model X: chi ne vuole una?

Inoltre le auto Tesla vendute in Germania potranno richiedere un kit speciale per l’aerodinamicità, progettato appositamente per le strade tedesche in cui, come sappiamo, non c’è limite alla velocità. I tedeschi saranno coloro che si godranno di più le prestazioni delle Tesla, una famiglia di auto che si arricchisce sempre di più, presto presenterà il primo Suv (Model X) e la prima auto economica (Model E, che dovrebbe costare la metà del Model S), e che presto avvierà una produzione massiccia per una capacità di 1200 auto a settimana.Fin qui tutto bene, ma poi, l’orgoglio tedesco ha iniziato ad essere toccato dalla dichiarazione che la Germania sarà il terzo mercato mondiale per Tesla,dopo USA e Cina. Indirettamente suonava come “BMW e Mercedes vi sfido”. Quando poi ha dichiarato che i motori a celle di idrogeno sono una “bullshit” (ca***ta) , la polemica era subito pronta, con le dichiarazioni pronte a rimbalzare sui media e sulla rete.Secondo Musk, una tecnologia come quella dei motori ad idrogeno, venduta come una delle tecnologie del futuro per risolvere l’inquinamento va bene per i razzi spaziali (e lui di veicoli spaziali ne sa qualcosa, visto che produce anche quelli), ma è un gas pericoloso da avere in giro sulle strade.

Ovviamente queste parole hanno toccato ancora di più BMW e Mercedes, principali promotrici del motore ad idrogeno. La polemica è servita e la sfida anche: chi la spunterà sul mercato tedesco e su quello mondiale? I Giganti con una lunga storia o il lungimirante ed irriverente Elon che a volte sembra appena sceso dalla Macchina del Tempo, troppo avanti per il suo tempo che si fa fatica a capirlo?

3439 days ago