
Un Giovanissimo Steve Jobs. Senza dubbio il fatto di essere un “nerd atipico” pieno di fascino, carisma e trascinatore di folle lo hanno aiutato molto nei suoi successi,
Prababilmente i meriti per cui Steve Jobs è conosciuto oggi giorno sono più nel campo del marketing che in quello informatico. Molti infatti ne ignorano la storia e i suoi meriti nell’avere contribuito che i computer uscissero da gigantesche stanze dei bottoni e si trasformassero in macchine con schermo, icone e mouse facili da usare. La mela è stato il simbolo che ha riunito le grandi capacità di Jobs, da nerd informatico, a grande comunitcatore, grande imprenditore, icona del mondo moderno. Sicuramente un simbolo così facile, un poco scontato, eppure così accattivante e indimenticabile come una mela morsicata ha i suoi meriti in tutto ciò.
La tecnologia che ha offerto Steve Jobs agli inizi del suo lavoro era veramente rivoluzionaria e qualitativamente superiore. Il confronto tra un sistema operativo Macintosh ed altri contemporanei è sempre finito con il primo in vantaggio, anche se Windows per prezzi inferiori e forse maggiore intuitività di uso si è confermato nel tempo come il più usato per molti anni.
Senza dubbio il merito della Apple è stato quello di diffondere ampiamente prodotti “innovatori“. Dagli Ipod agli Iphone, ricordando i primi personal computer, la Apple spessa si è vista come iniziatrice di un fortunato genere. Fino a poco tempo fa, prima del boom dei prodotti di Cupertino iniziato con l’Ipod, in realtà i pc con il marchio della mela erano una nicchia per fortunati possessori e nerd sognanti che magnificavano le prestazioni e l’affidabilità di un Mac. Da quei tempi è passata molta acqua sotto i ponti, e in meno di dieci anni è scoppiata una Apple Mania mondiale. I prodotti Apple da una nicchia di “elitè” informatica adesso sono la tendenza generalizzata, sono lo status symbol più cool, sono l’oggetto del desiderio.
La nuova tendenza commerciale della Apple l’ha portata in realtà ha commettere qualche errore: Iphone con l’antenna non funzionante, o prodotti lanciati sul mercato come “innovazioni” che ben poca differenza hanno con il modello precedente.
Inoltre la Apple gestisce i file e i formati dei suoi prodotti in modo molto tirannico, causando abbastanza confusione e grattacapi nei consumatori. Se hai un problema con un prodotto Apple solo Apple può risolverlo, e se hai bisogno di aggiustare, aggiungere, aggiornare qualcosa…questo qualcosa deve avere la mela come marchio. Certo è una tendenza diffusa nel mercato cercare di monopolizzare la propria posizione ed è fonte di grandi introiti, ma sorgerebbe spontaneo domandarsi, e sognare di poter domandare al prematuramente scomparso Steve Jobs, se tutto quel parlare di innovazione, di facilitare l’uso della tecnologia, diffonderla, migliorarla sempre, corrisponde realmente con le attuali politiche di Apple? Perchè tanto successo quindi, puro marketing o reali meriti?
A questo proposito mi piacerebbe concludere con una frase di Richard Stallman, genio dell’informatica, pioniere dell’ open source e del copy left, fautore e sostenitore dell’informatica libera e al servizio di tutti. Stallman che ben ricorda gli esordi dell’informatica moderna di cui è stato anche lui un protagonista in tempi in cui era cosa per pochi,così si espresse alla morte di Jobs. (Il grassetto è mio)
<<Steve Jobs, il pioniere del computer inteso come prigione resa cool, progettato per separare gli stupidi dalla loro libertà, è morto. Come il sindaco di Chicago Harold Washington disse del corrotto precedente sindaco Daley: “Non sono felice che sia morto, ma sono felice che se ne sia andato“. Nessuno merita di dover morire – né Jobs, né il Sig. Bill, né persone colpevoli di mali peggiori dei loro. Ma tutti ci meritiamo la fine dell’influenza maligna di Jobs sul computing. Purtroppo, quell’influenza continua nonostante la sua assenza. Possiamo solo sperare che i suoi successori, nel proseguirne l’eredità, siano meno efficaci. >>